Adinolfi, paladino della lotta ai preti sposati si dovrebbe vergognare!

Dovessimo stare alle tesi a ei dogmi di Mario Adinolfi, dovremmo dire che quello da lui celebrato a Las Vegas non è un vero matrimonio: è da considerare come un atto contro natura di cui le sue figlie e i suoi genitori dovrebbero vergognarsi.

Per anni Mario Adinolfi ha cercato disperatamente di ottenere un endorsment da parte dei vescovi. Non c’è mai riuscito, finendo per collezionare solo figuracce come quella del prete pedofilo che lo applaudiva dalla seconda fila del suo convegno organizzato dal leghista Maroni. Probabilmente disperato dato l’oblio in cui è finito dopo che anche Gianfranco Amato l’ha abbandonato, ecco che il fondamentalista ha pensato bene di buttarsi sul Papa nella speranza di poterlo strumentalizzare a fini elettorali.
Ma c’è un problema e varie incongruenza. Se Adinolfi annuncia che il suo gesto sarebbe da intendercisi come la dichiarazione di sottomissione alle leggi pontificie, l’impressione è che si sia dimenticato che per la Chiesa Cattolico il matrimonio è uno ed indissolubile. In quanto divorziato, dunque, la donna che vediamo al suo fianco davanti al papa è da intendersi come una concubina dato che l’unica moglie riconosciuta da Dio sarebbe la prima. Questo, perlomeno, stando a quelle regole canoniche che lui pretende di usare come giustificazione alla sua richiesta di limitazione ai diritti civili altrui.

Tratto dal Blog

Pubblicato da MOVIMENTO Sacerdoti Sposati

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