India, 8 morti in manifestazione contadini in Uttar Pradesh

 © EPA

Sono almeno otto le vittime di violenti scontri scoppiati ieri, nel tardo pomeriggio, tra contadini e polizia a Lakhimpur Kheri, nello Stato dell’Uttar Pradesh.
I manifestanti si erano riuniti in occasione di una visita del ministro degli Interni dello Stato, Ajay Mishra e del suo sottosegretario Keshav Prasad Maurya.
Secondo le ricostruzioni dei media,il caos è scoppiato quando il convoglio su cui viaggiavano i politici è passato in mezzo alla folla: le organizzazioni dei contadini affermano che il figlio del ministro, alla guida di una delle auto, ha volutamente travolto i contadini, che cercavano di sbarrargli la strada.
Pochi minuti dopo l’incidente sono partite le violenze: numerose auto sono state date alle fiamme e 4 persone sono morte negli scontri tra manifestanti, forze dell’ordine e militanti del Bjp, il partito del ministro. La Polizia informa che il figlio di Ajay Mishra, che nega ogni responsabilità e sostiene di essere stato aggredito, è stato denunciato con altri cinque. il governatore Yogi Adityanath ha definito l’accaduto “molto triste” e ha twittato un appello alla calma: “prima di giungere a conclusioni, attendiamo i risultati dell’indagine e le decisioni dei magistrati”, ha scritto.
Nel frattempo, Internet è stato sospeso in tutto il distretto mentre vari leader dell’opposizione, tra cui Priynka Gandhi e Akhilesh Yadav, ex governatore dello Stato, sono stati fermati questa mattina dalla polizia mentre viaggiavano per raggiungere la zona e incontrare i parenti degli uccisi. Gli agricoltori manifestavano, come accade ormai dal novembre del 2020, in una delle proteste più lunghe conosciute dall’India, contro la riforma del commercio agrario approvata dal governo. (ANSA). 

Pubblicato da MOVIMENTO Sacerdoti Sposati

Il blog dei sacerdoti sposati è stato fondato nel 2003. L’accesso ai servizi è riservato agli utenti che sostengono il sito con un libero contributo per le finalità del movimento legato all’associazione di volontariato “Chif – Liberi e solidali” (registrata civilmente). Per informazioni sacerdotisposati@gmail.com