Papa Francesco e il suo Vaticano hanno aderito ufficialmente a un progetto oligarchico che favorisce l’1% di persone che possiedono ricchezze superiori al restante 99% della popolazione mondiale.
Parliamo di multinazionali e organizzazioni come la Rockefeller Foundation, i Rothschild, i grandi potentati bancari e finanziari che recentemente si sono dotati di un nuovo strumento per portare avanti i loro interessi celandoli dietro attività filantropiche.
È nato infatti il Council for Inclusive Capitalism with the Vatican, il Consiglio per un Capitalismo Inclusivo in accordo con il Vaticano.
Una organizzazione dichiaratamente pro-capitalismo che sancisce una collaborazione storica di amministratori delegati e leader globali che lavorano con la guida morale di Papa Francesco. Si arrogano perfino il diritto di definirsi ‘i guardiani’.
Da non credere! Personaggi che privandosi del 30% delle loro ricchezze avrebbero potuto sradicare la fame nel mondo, ci vengono a parlare di equità nella distribuzione della ricchezza.
Cosa ci faccia il Papa in un’organizzazione del genere è la domanda che dovrebbero porsi tutti. Perché non ha deciso di schierarsi dalla parte dei poveri?
Ovviamente la sua adesione viene celata dietro finalità filantropiche e di sviluppo sociale, resta il fatto che il Vaticano abbia deciso di essere testimonial e promotore di questa planetaria truffa dei super ricchi ai danni dei super poveri.
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